giovedì 11 febbraio 2021

Quel pane da spartire - De Masi e Mazzetti sulla redistribuzione del lavoro 4-02-2021

 La registrazione del webinar trasmesso il 4 febbraio 2021



Il Prof. Domenico De Masi (sociologo del lavoro) e il Prof. Giovanni Mazzetti si confrontano sul tema della riduzione e della redistribuzione del tempo di lavoro a parità o con aumento di salario, analizzando gli ostacoli culturali a questa prospettiva di superamento della crisi in atto.

sabato 5 dicembre 2020

Giovanni Mazzetti - Necessità della redistribuzione del tempo di lavoro seminario USB 5 6 2018

 

L'intervento del Prof. Giovanni Mazzetti, economista e presidente dell'associazione per la redistribuzione del lavoro ARELA, al seminario Tempo di lavoro, tempo di vita, organizzato dal sindacato USB all'Università La Sapienza di Roma il 5 Giugno 2018.

LA MASSA Elias Canetti, Massa e potere (1960)

LA MASSA. Elias Canetti, Massa e potere (1960), Adelphi, 1981 pp. 1-10



“Solo tutti insieme gli uomini possono liberarsi dalle loro distanze. E" precisamente ciò che avviene nella massa. Nella "scarica" si gettano le divisioni e tutti si sentono "uguali".

In quella densità, in cui i corpi si accalcano e fra essi quasi non c'è spazio, ciascuno è vicino all'altro come a se stesso.

Enorme è il "sollievo" che ne deriva. E" in virtù di questo istante di felicità, in cui nessuno è "di più", nessuno è meglio d'un altro, che gli uomini diventano massa.

sabato 25 gennaio 2020

Progetto per un aggregatore politico federato. L'ecosistema di Organizzazioni.



Alcuni punti da cui partire.

Gran parte della costruzione del consenso e della comunicazione politica si svolge sui social network, secondo le regole incorporate nella struttura di questi software proprietari: sponsorizzazione, bolle, costruzione dell'identità e dell'odio, narcisismo e conformismo, estrazione dei dati, opacità degli algoritmi.
Il protagonismo, anche spesso solo rappresentato, degli attivisti sui social network è diventata una prassi di diffusione dei messaggi politici e un elemento importante dei contenuti, nella forma dell'identificazione che spesso alimenta narrazioni identitarie e discorsi di odio.

sabato 21 dicembre 2019

Recensione: Mayer-Schonberg – Ramge, Reinventare il capitalismo nell'era dei Big Data, Egea, 2018.

di: M. Minetti 

Questo non è un libro contro il capitalismo ma ci dice che il capitalismo sta morendo. 


Gli autori, un professore di Oxford di e-governance e network economy e un giornalista dell'Economist, entrambi europei, non nascondono le loro simpatie liberiste e la loro cultura aziendale (la casa editrice è dell'Università Bocconi di Milano). Per loro il capitalismo odierno deve essere superato ma soltanto per far posto ad un sistema economico più efficiente, pervasivo, e comunque redditizio. 

venerdì 15 novembre 2019

Comunicazione, processi di identificazione e Big Data.


Ricavi trimestrali per utente per zona geografica 2019 Fonte

di: M. Minetti

Chi vuole essere influencer. 

Posso forse affermare, senza scandalizzare nessuno, che viviamo nella società dell'informazione, come qualche anno fa vivevamo nella società del valore. 

Ciò significa che mentre prima la società si divideva, grossolanamente, per chi utilizza un paradigma del conflitto fra classi, in poveri e ricchi, oggi si divide in detentori di informazioni e privi di informazioni. 

Le categorie quasi coincidono ma si differenziano per la loro relazione. 

Coloro che possiedono le informazioni sono anche ricchi, coloro che non le hanno sono irrimediabilmente anche poveri. 

domenica 8 settembre 2019

Il malcontento della distrazione. Flussi e riflussi nella sensibilità dei social media. ( di Geert Lovink, trad. di Rattus )

di Geert Lovink, trad. di Rattus


La disillusione per i social media stimola la ricerca di tecniche sempre più raffinate di manipolazione. Disintossicarsi non aiuta, scrive Geert Lovink: è l'azione collettiva, non la forza di volontà, che può liberarci da questo stato di permanente di distrazione.

*.*
"Non sballarti mai con le tue stesse risorse." (Dieci Comandamenti di Crack) - "L'altro come distrazione: Sartre on Mindfulness" (conferenza Open University) - "Non ha mai pensato di appartenere a nessun luogo, tranne quando era sdraiata sul suo letto, fingendo di essere da qualche altra parte. "(Rainbow Rowell) -" Questo contenuto non è adatto a tutti gli inserzionisti. "-" Nella mia testa faccio tutto bene. "(Lorde) -" 15 anni fa, Internet era una via di fuga da Il mondo reale. Ora, il mondo reale è una via di fuga da Internet. "(Noah Smith) -" Non nutrire le piattaforme "(t-shirt) -" Le mie parole non contano e io non conto, ma tutti dovrebbero comunque ascoltarmi. "(Pinterest) -" Smetti di piacermi, inizia a leccare. "(pubblicità del gelato) - #ThisIsWhatAnxietyFeelsLike -" Prendi a calci quell'abitudine, amico "(W. Burroughs).

sabato 5 gennaio 2019

Sul tempo libero. Perchè spariranno le cucine dalle case e altre prospettive.

di Rattus
A chi fosse interessato al dibattito che c'è stato in Francia negli anni '90 sulla riduzione del tempo di lavoro, o ne ricordi qualcosa, la questione della sparizione delle cucine dovrebbe apparire in una luce particolarmente intensa e per così dire, rivelatrice. Mi concedo quindi una breve divagazione su quel dibattito francese di ormai oltre vent'anni fa. 

domenica 30 dicembre 2018

La redistribuzione e riduzione del tempo di lavoro individuale a parità di salario e ruolo trainante della P.A.

di: Matteo Minetti  (Quaderni Cestes N. 18 Maggio 2018, Cestes-USB, Ed. Efesto, pp.53-67)


Lavorare tanto in pochi o poco in tanti?

C’è una considerazione che chiunque può fare: la tecnologia e l’organizzazione del lavoro hanno ridotto il tempo di lavoro necessario a produrre beni e servizi in una società dell’abbondanza. Il valore aggiunto è molto di più il risultato di investimenti in innovazione tecnologica e infrastrutture piuttosto che della maggiore quantità di lavoro umano.(1)
Tab01 -Fonte: Istat 1995-2015 Misure di Produttività. www.istat.it

domenica 23 dicembre 2018

Agosto 2018. La serialità del male.

di: Rattus

Agosto 2018. Nel corso di quel mese abbiamo seguito tre vicende di gravità inaudita, di cui abbiamo avuto notizia dai mezzi di informazione: La morte per incidente stradale di sedici lavoratori agricoli occasionali in Puglia, il suicidio di otto tassisti di New York, quasi sicuramente dovuta al diffondersi di nuovi sistemi di trasporto pubblico che stanno via via sostituendo i tradizionali taxi e, infine, la scoperta, a Palermo, di una società di truffatori che convinceva persone disperate a sottoporsi alla frantumazione delle ossa degli arti per simulare incidenti stradali e quindi ottenere dei rimborsi dalle assicurazioni.
 
Riflettendo su queste tragedie ci è parso chiaro che c'era un filo rosso che le lega una all'altra: la progressiva riduzione del lavoro necessario ad opera dei processi di automazione. Ma è bene mettere subito in chiaro che questo non è un testo "luddista" o in qualche modo contrario all'innovazione tecnologica. Tutt'altro. Meglio però procedere con ordine, e partire dagli incidenti stradali avvenuti in Puglia e costati la vita a sedici giovani braccianti agricoli.

sabato 22 dicembre 2018

Chi siamo, a chi parliamo.

di M. Minetti

Mentre passano gli anni, brancolando nel grigio fitto della comunicazione strategica particolare, mi rendo conto che a essere messo in crisi di identità, sono proprio io.
Tutti i messaggi mi inseguono gridando: “Identificati con me!”. Eppure, posso dire forse con un certo sollievo, non riesco a ridurmi a quella consonanza misera con un meme.
Leggo un libro, scritto da chi ha dedicato anni alla sua stesura, e ritrovo un rispetto per la complessità che sono. Non mi si chiede di aderire esteticamente ad un modello astratto. L'autore si espone nella sua tesi, presentando delle argomentazioni a volte emozionali, a volte razionali, comunque sempre rispettose della alterità del lettore. Nel saggio, se ben scritto, si cerca il dialogo maieutico, non l'identificazione di un catechismo.

martedì 4 dicembre 2018

Hannah Arendt, Vita activa

(Arendt 2917, pp. 133-136)
...
Il pericolo che la moderna emancipazione del lavoro non solo fallisca nell'iniziare un'epoca di libertà per tutti, ma al contrario spinga per la prima volta tutto il genere umano sotto il giogo della necessità, fu già chiaramente intuito da Marx, quando egli insisteva sul fatto che lo scopo di una rivoluzione poteva non essere la già compiuta emancipazione delle classi lavoratrici, ma doveva consistere nell'emancipazione dell'uomo dal lavoro. A prima vista, questo scopo sembra utopistico, il solo elemento strettamente utopistico nel pensiero di Marx (82). L'emancipazione dal lavoro, secondo le stesse parole di Marx, è emancipazione dalla necessità, che significherebbe, in definitiva, emancipazione dal consumo, dal metabolismo con la natura che è la condizione effettiva della vita umana (83).

lunedì 20 novembre 2017

La visibilità dell'obiettivo nella lotta per la riduzione del tempo di lavoro. 4 ore/die - 15 €/ora.

La visibilità dell'obiettivo nella lotta per la riduzione del tempo di lavoro. 
4 ore/die - 15 €/ora.
La difficoltà che incontra oggi, parlando con lavoratori, soprattutto più giovani, chi volesse diffondere la prospettiva di una riduzione delle ore di lavoro a parità o con aumento di salario, sono le obiezioni che questi stessi lavoratori portano, mostrando di aver compiutamente assorbito le ragioni della controparte di classe: il loro datore di lavoro.

mercoledì 1 novembre 2017

Relazione assemblea 28-10-17 Lavorare meno, tutti!

Stefano Peppoloni riassume il percorso della legge sulle 35 ore in francia.
Pino Nicolosi parla di automazione e tempi di lavoro.
   
Marco Craviolatti presenta il suo libro e parla di aumento della produttività e tempi di vita e lavoro.
 
A seguito degli interventi dei relatori, Stefano Peppoloni, Pino  Nicolosi e Marco Craviolatti, i presenti si sono disposti in cerchio e, guidati dal facilitatore, hanno formulato delle domande a cui collettivamente avrebbero voluto cercare di dare risposta.
Le domande poste sono state:

domenica 25 giugno 2017

Ottobre 2017. Lavorare meno, tutti!

C'è qualcosa che unisce lavoratori dipendenti e autonomi, super-occupati e precari, disoccupati e vicini alla pensione. C'è qualcosa che unisce i lavoratori di tutto il mondo e tutti quelli che per vivere hanno bisogno di lavorare. 
Tutti costoro vendono il proprio tempo in cambio di denaro o altri beni.
Tutti costoro non saranno mai ricchi perchè possono sfruttare solo se stessi, e la quantità di tempo che ognuno ha da vendere è molto limitata, al massimo 14-16 ore al giorno, rischiando lo sfinimento e la morte.
Solo chi costruisce profitti sfruttando il lavoro di altri può arricchirsi perchè il tempo delle persone che si possono impiegare è teoricamente illimitato. Qualcuno penserà che ci si può arricchire anche percependo una rendita, che sia terriera, immobiliare o finanziaria. Ma chi pagherà questa rendita? Cosa si può comprare con questa rendita, pure che provenisse da denaro creato dal nulla? Beni e servizi. E beni e servizi per definizione sono frutto del lavoro, quindi sono tempo di lavoro accumulato. Quindi anche la rendita è sfruttamento del lavoro perchè è solo una appropriazione di tempo di lavoro altrui senza passare per quella scomoda cosa che è «il lavoratore».

Futuro del lavoro nel 2025

Questa conferenza del 2016, promossa dal M5S, è il risultato di uno studio che hanno commissionato al Prof. Domenico De Masi (circa 60.000 €) che a sua volta ha coinvolto esperti sul tema: Futuro del lavoro al 2025.
Al di la del commttente (che traspare penosamente nel dibattito) è molto interessante per formarsi un quadro di insieme su lavoro, tecnologia, sindacato, capitale.

1) Introdizione e intervento De Masi:
2) Politiche del lavoro:
3) Tecnologia e produttività:
4) tecnologie e produttività (+ dibattito):
5) Mercato del lavoro e sindacato:
6) Mercato del lavoro e sindacato:
7) Welfare, genere, reddito di cittadinanza, lavoro e vita.

giovedì 22 settembre 2016

Produzioni in vinile 7" da Roma - trasmissione di Battiti RadioRai

Questa puntata, anomala per il format di Battiti, ha avuto un notevole successo di ascolti in podcast toccando gli 800, grazie all'eco rimbalzato sui social. 

https://www.raiplayradio.it/audio/2016/03/Battiti-del-04032016-7c0def9b-378c-49f0-a933-1cb26e21c34c.html
Protagoniste due etichette musicali indipendenti di Roma che hanno scelto di pubblicare la loro musica nel formato 7" vinile, diretto ad un pubblico di Dj amanti del genere e collezionisti, la Rave Up Records e Real Rock. 

martedì 19 luglio 2016

Recensione - Alla ricerca del suono perfetto.Una storia della musica registrata (2009), di Greg Milner.

di M. Minetti

Parlerò di un libro letto di recente, Alla ricerca del suono perfetto.Una storia della musica registrata (2009), di Greg Milner, Il saggiatore, 2016.
Pur se scritto alla triste maniera statunitense, come se tutti conoscessimo Jeff, Bob, Asch e Berger... il libro è una miniera di aneddoti interessantissimi e illuminanti che fanno riflettere su quello che è oggi la musica, intesa come il suono della musica.

giovedì 19 marzo 2015

AAVV - Excursio Numerus Centum Vol. 3 (60min/ephetape)

In questo terzo volume edito per celebrare la 100esima release di Ephedrina Netlaboratorio si trova una collaborazione musicale incrociata. I Neurologici remixano Malatesta di Radadub e Radadub remixa YinYang Dub de I Neurologici.   

[EPH100/3] AAVV - Excursio Numerus Centum Vol. 3 (60min/ephetape)

domenica 15 febbraio 2015

Varoufakis: il mio marxismo “riformista”

Se dobbiamo andare in bancarotta per avere un ministro dell’economia così, bene, andiamo in bancarotta, perdiamo pure una guerra se necessario..

di YANIS VAROUFAKIS

traduz. di Giancarlo Iacchini

Quando cominciai a insegnare economia, le autorità accademiche volevano che Marx non trovasse posto nelle mie lezioni, e all’Università di Sidney fui addirittura licenziato in quanto “militante dell’estrema sinistra”. Ed anche se in realtà non c’è molto marxismo nei miei libri attuali, continuo ad avere la fama di pericoloso marxista (sia pure “irregolare”): non contesto la definizione, perché continuo io stesso a sentirmi un marxista, benché critico.

Marx cominciai a leggerlo all’età di 12 anni. Fin da giovanissimo ero attratto dall’idea del progresso umano, del trionfo della ragione sulla natura, con tutti i vantaggi e gli svantaggi: questa concezione del mondo mi ha fortemente avvicinato a Marx,

venerdì 8 agosto 2014

Strana indecifrabile band - Recensione di "Koinè", primo disco dei PercezioneSestoSenso.

Il one-drop, ritmo in levare dell'Isola di Giamaica, è innestato sull'impalcatura della canzone pop nostrana, sprazzi di blues e rock si intromettono qui e là lasciando intuire quale sia l'imprinting, il primo amore dei componenti dei PercezioneSestoSenso,

domenica 6 luglio 2014

Assemblea pubblica-Laboratorio sulla cultura indipendente. LOA Acrobax 28-06-2014


Breve resoconto.
eravamo una diecina provenienti dall'ambito della produzione musicale e teatrale. Dopo rapida lettura del documento (qui in fondo alla pagina pagina) elaborato dal Volturno Occupato sono iniziate le proposte di domanda:
- Come facciamo a fare cultura indipendente?
- Perchè in Italia non si può fare della propria passione un mestiere?
- Quale metodo possiamo usare per creare un'alternativa?
- Conosciamo dei buoni esempi di cultura indipendente?

venerdì 3 gennaio 2014

Hanna Arendt, Vita activa, una prospettiva di cittadinanza diretta.

" In realtà, Hannah Arendt non propone affatto la "polis" come modello della politica, ma usa il richiamo di quell'esperienza come punto di vista per rappresentare l'"espropriazione moderna della politica". Per rendersi conto della forza di questo procedimento critico-ermeneutico basterà riflettere sull'analisi devastante che Hannah Arendt compie dei luoghi comuni della politica moderna: la sostituzione del sociale al politico - per cui l'amministrazione della grande famiglia sociale rimpiazza l'esercizio diretto della parola in politica; la sostituzione del fare all'agire - per cui la produttività diviene l'unico senso dell'agire in comune; la sostituzione della tutela alla padronanza di sé; l'orrore per l'imprevedibilità dell'agire - che porta a tipi ben peggiori di irreversibilità; la finzione per cui l'amministrazione dei molti da parte dei pochi, garantita dalla rappresentanza, viene spacciata per libertà politica; l'ipostatizzazione dello stato come realtà eterna e necessaria; infine, da un punto di vista più specializzato e interno alla storia delle idee, l'incapacità del pensiero politico di emanciparsi da questi presupposti di fatto nonché, come conseguenza diretta, il declino irreversibile della teoria politica e l'ascesa delle scienze sociali, la cui funzione dominante è dimostrare l'insensatezza e l'impossibilità della libertà, in nome di immagini dell'uomo sempre più deterministiche oppure - ma è in fondo la stessa cosa - utilitaristiche ed esangui.

La grecità inattuale di Hannah Arendt è tutta nella capacità di distanziarsi dalla fatalità dell'espropriazione della politica, di rappresentare l'irresistibile ascesa moderna del "politico" (54) (nel senso di macchina amministrativa) "contro" la possibilità della "politeia", della cittadinanza diretta. Il lettore potrà vedere (contrariamente alle letture stereotipate di "Vita activa") che un sobrio pessimismo permea tutto il saggio. E benché Hannah Arendt salutasse con entusiasmo le epifanie più o meno felici (e sempre sconfitte) dell'antica "politeia" - dai consigli della rivoluzione tedesca a quelli della rivoluzione ungherese del 1956 fino ai movimenti del '68 (55) in Europa e in America, finché non furono sopraffatti dalle tradizionali mitologie stataliste e violente - sapeva bene che quella lontana esperienza era tutt'al più una fonte di modelli del pensiero, ma certamente non una prassi che potesse rivivere." (Alessandro Dal Lago, Introduzione, in H.Arendt, Vita Activa, la condizione umana, Bompiani)

giovedì 26 dicembre 2013

Il fondamentalismo non è un'opinione. Il basso è una religione.

di M. Minetti
Ci siamo ritrovati attorno a questo aggettivo perché, ci riporta ad una idea di originaria linearità nella interpretazione del mondo, linearità che è andata perduta per l’enorme aumento della complessità e per un relativismo che spaventa.
Il fondamentalista vede chiaramente la divisione tra bene e male, tra giusto e sbagliato perché sceglie un qualche principio, che ritiene fondamentale, come metro.

domenica 6 ottobre 2013

Martedì 8 Ottobre 2013 Laboratorio di filosofia orizzontale.



Martedì 8 ottobre 2013: Laboratorio di filosofia orizzontale.  

Alle ore 17:30 alla Casetta Rossa, in via Magnaghi 14 alla Garbatella,  il “laboratorio di filosofia orizzontale”. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti.  
Dopo una pausa estiva e settembrina, ritorna il laboratorio dei filosofi per caso la domenica, per ora la data è slittata al martedì (bisogna anche rispettare il riposo del giorno di chiusura e in più si può bere e mangiare qualcosa).

venerdì 27 settembre 2013

Escursione sul massiccio della Majella - Campo di Giove AQ

Ci siamo appoggiati al comodo campeggio di Campo di Giove (Camping Orsa Minore), gestito in modo attento alla sostenibilità e ospitale verso i cani. Vista la nostra età avanzata abbiamo optato per un appartamento con vari comodi posti letto per circa 20 euro/notte a testa.

domenica 11 agosto 2013

Laboratorio di filosofia orizzontale - Circolo Epicureo - Roma

Laboratorio di filosofia orizzontale - Circolo Epicureo


A settembre 2013 si ricomincia. 

Quest'anno l'attività filosofica del laboratorio orizzontale ricomincia più strutturata, per formare il gruppo, diciamo, e poi prosegue nella forma della comunità di ricerca come l'abbiamo praticata l'anno scorso (incontri di un'ora di lettura e dialogo).

SISTA TAHNEE-REAP WHAT YOU SOW / I NEUROLOGICI-RADIO GAP - 7" RELEASE

Sempre dagli amici neurologici il nuovo singolo su vinile 7".


Pubblicato in data 11/ago/2013
REAL ROCK 7" INCH

mercoledì 19 giugno 2013

Yomango. Now you got it! - Moda taccheggio - CoXsA



Yomango realizza l'ideale utopico di una marca che non prevede la produzione di alcuna merce materiale o immateriale che sia. Yomango è infatti esclusivamente un mondo possibile, la proposta di uno stile di vita estremo, libertario, ribelle.

sabato 18 maggio 2013

Filosofia orizzontale contro la repressione: il conflitto. 31 - 06 - 2013 Spinaceto - Roma - CoXsA

Alle 19:30 al CSOA Auro e Marco, viale dei caduti della guerra di liberazione 258 - spinaceto - Roma

 laboratorio di filosofia orizzontale sul tema : Il conflitto.


Nelle giornate del G8 di Genova 2001 eravamo scesi in piazza da tutto il mondo  con la forza della ragione delle nostre idee, la convinzione nel denunciare un sistema che sfrutta  tanti per la ricchezza di pochi . Un sistema che già tremava e che oggi è in piena crisi, quella crisi che ci rifiutiamo di pagare.

Laboratorio di filosofia orizzontale. 19 - 5 - 2013. Garbatella

Alle ore 17:30 alla Casetta Rossa, in via Magnaghi 14 alla Garbatella,  il “laboratorio di filosofia orizzontale”. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti.

domenica 12 maggio 2013

Democrazia diretta e rappresentanza - Laboratorio di filosofia orizzontale. 5 - 5 - 2013 Garbatella Roma

Laboratorio di filosofia orizzontale

Domenica 5 maggio 2013 -H 17: 30
casetta rossa - in via Magnaghi 14 alla Garbatella – Roma

Cogliendo l’occasione delle prossime elezioni comunali nella nostra città, ci confronteremo del tutto alla pari, all’interno della comunità di ricerca che si andrà a formare, assieme a chiunque altro abbia voglia di trovarsi sul posto alle 17;30.   
I primi 30 arrivati parteciperanno attivamente alla sessione di Philosophy for Community seguendo le indicazioni (per i neofiti che non l’abbiano mai fatto) che gli verranno fornite sul momento dal facilitatore. Se ci saranno più persone potranno assistere e gli verranno forniti i materiali .
L’argomento attorno al quale si parlerà è: 
“ democrazia diretta e rappresentanza ”,
 ma sarà la comunità stessa a decidere di cosa parlare.
Non c’è bisogno di prepararsi prima, non c’è bisogno di essere esperti, anzi, l’atteggiamento accademico è assolutamente bandito, sono vietate le citazioni. Ognuno partecipa al meglio e le sorprese sono assicurate. L’attività è libera.

Relazione dell'incontro svolto.

venerdì 10 maggio 2013

E’ il progetto che cambia il sistema - Il pensiero divergente.
























di M. Minetti


E’ il progetto che cambia il sistema, è il sistema che cambia il progetto.

E’ certo che le forze materiali siano ciò che interviene a modificare le relazioni finora costituite. In un qualsiasi sistema è l’errore, o l’errore intenzionato che non è errore, che rappresenta la libertà di cambiare progetto.  Eliminare l'errore significherebbe eliminare la possibilità del cambiamento, dell'evoluzione. Per questo, in poche parole, esiste il cancro. Il male, si diceva una volta.

Nel momento in cui un dato sistema è stato configurato in un certo modo, per complesso che sia, quella modalità, quel progetto, quelle procedure interconnesse, inevitabilmente vanno ad attuarsi. Se si tratta di una procedura di accumulazione, questa accumulazione si attuerà regolarmente come i sali che si cristallizzano sul fondo del recipiente in cui la soluzione ha raggiunto la sua temperatura di saturazione.
Velocizzare questo processo è l’unica possibilità di vedene il risultato, visti i tempi biologici di un sistema, formato da generazioni di individui.

martedì 7 maggio 2013

Relazione Laboratorio Filosofia Orizzontale - 28 - 4 - 2013

Relazione attività filosofica 28 Aprile 2013-05-03

Dopo la lettura dell'inizio del capitolo " La perfezione imperfetta " tratto da: Paul Watzlawick , La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, 2008, pp.149 - 151.



Domande Proposte:
- Come uscire dalla tenaglia degli opposti?
- Ma è possibile?
- Perché cercare di uscirne?
- La realtà esiste?
- Perché pensiamo per opposti?
- Ciò che non sono gli opposti, esiste? Ed è l’imperfezione?

sabato 20 aprile 2013

Netlabel romane e italiane - distribuzione di musica in MP3 scaricabile legalmente e gratis.

Segnalo e consiglio di visitare i siti di queste netlabel ( distribuzioni musicali in rete ) che contribuiscono a questo modo orizzontale e diffuso di produrre e diffondere gratuitamente produzioni musicali, sempre più spesso utilizzando le licenze Creative Commons.

Laboratorio di filosofia orizzontale. 23 - 28 - 4 - 2013 Garbatella Roma

Martedì 23 Aprile 2013: Laboratorio di filosofia orizzontale.
H 17.30
Leggeremo un breve testo di John Locke sull’origine del diritto di proprietà, che fa esplicito riferimento ai beni comuni. (5 min)
Poi si porranno delle domande (15 min.) e si deciderà a quale rispondere.
Si discuterà per circa 30 minuti per arrivare a una conclusione condivisa o ad una esposizione chiara per tutti.
A seguire per chi vuole c’è l’aperitivo e la cena.

venerdì 22 marzo 2013

Il "Circolo Epicureo" del COXSA

Le tre visioni della libertà: idealista, illuminista e anarchica.

Progetto di laboratorio di ricerca.

Visto che si fa un gran parlare di libertà, sarebbe utile a tutti noi capire cos’è e capire anche, ciascuno di noi, che tipo di libertà intende. 

venerdì 1 marzo 2013

Laboratorio di filosofia orizzontale. La libertà. 3 - 3 - 2013 - Garbatella - Roma

Alle ore 17:30 alla Casetta Rossa, in via Magnaghi 14 alla Garbatella,  il “laboratorio di filosofia orizzontale”. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti.  
Dopo una pausa concorsuale e elettorale, ritorna il laboratorio dei filosofi della domenica. Oltre alla solita sessione della comunità di ricerca cercheremo assieme di mettere a punto il calendario dei prossimi incontri e delineare qualche ipotesi di tema da affrontare, il come e il perchè.

Relazione:

Visto che la volta scorsa il centro della discussione era stato portato sulle motivazioni del facilitatore, è stato riproposto il brano letto la scorsa volta, in quanto risultava il più adatto all'occasione: un piccolo e agguerrito gruppo di filosofi da strada che ha dimostrato esperienza e capacità di confronto.

I. Kant, Critica della ragion pratica, Conclusione

Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di creatura animale che deve restituire al pianeta (un semplice punto nell’Universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.
(I. Kant, Critica della ragion pratica, Laterza, Bari, 1974, pagg. 197-198)

Domande proposte:
- Qual'è l'interazione tra l'interiorità dell'uomo e il mondo, per Kant?
- L'interiorità dell'uomo è libera?
- E' il mondo esterno che influisce sulla percezione interna o viceversa?
- Qual'é l'atteggiamento giusto per ascoltare la legge morale che è in me?
- Qual'è il rapporto tra i bisogni e l'intelligenza?
- Cos'é la meraviglia?
- Il valore della creatura, aumenta con la morale?

Rilevata in alcune domande una certa affinità, riguardo al tema del rapporto esterno/interno, si è scelto di rispondere alla domanda: L'interiorità dell'uomo è libera?

 In un primo intervento viene proposta l'idea che la libertà interiore, per quanto condizionata, è l'esito non scontato di un lungo percorso esistenziale. Si impara (a volte) a conquistare il proprio spazio di libertà dai condizionamenti, dalle proprie credenze, per accedere a delle scelte compiute liberamente in cui decidiamo chi essere.
Una partecipante concorda con questa visione e aggiunge che la forza che spinge a trovare l'esito di questo percorso è quella forza vitale, pulsionale, che è la nostra intelligenza corporea.
Un successivo intervento ribalta la questione: la risposta secca alla domanda è no. L'interiorità dell'uomo non è libera. Intanto non è libera dai bisogni, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e poi è condizionata dal luogo dal quale si guardano le stelle, l'uomo nasce libero ma è talmente forzato dalla sua natura sociale ad assumere i caratteri della società in cui vive, che parlare di libertà interiore non ha senso.  
Viene proposta quindi una riflessione, suggerita dall'osservazione dell'infanzia, la libertà man mano che la si perde, se ne prende coscienza. Più se ne ha, meno si sa di averla, meno se ne ha, più si capisce cosa sia e la si desidera.
Una partecipante propone una suggestione platonica dal mito di Er ne  la Repubblica, c'è una dea terribile negli inferi, Ananke, personificazione del destino immutabile.
Il destino degli uomini è segnato ma ognuno ha un demone che lo guiderà nella vita, la libertà dell'uomo è quella di interpretare il proprio demone. (“Parole della vergine Lachesi sorella di Ananke. Anime dall’effimera esistenza corporea, incomincia per voi un altro periodo di generazione mortale, preludio a nuova morte. Non sarà un dèmone a scegliere voi, ma sarete voi a scegliervi il dèmone. Il primo che la sorte designi scelga per primo la vita cui sarà poi irrevocabilmente legato. La virtú non ha padrone; secondo che la onori o la spregi, ciascuno ne avrà piú o meno. La responsabilità è di chi sceglie, il dio non è responsabile” NDR).
L'ultima osservazione propone che la libertà interiore sia consapevolezza e amore, quindi capacità di andare oltre se stessi.
Il facilitatore chiude la discussione facendo osservare che tutti gli spunti forniti, a volte antitetici, forniscono comunque un quadro universale del problema e mostrano come il tema della libertà venga da ognuno affrontato con interesse, ponendo domande simili e tentando risposte universali e molto condivisibili.

Per i prossimi incontri si propone la data del 31 marzo e viene suggerito un percorso di temi filosofici interculturali. Io ho del materiale ma ogni suggerimento è bene accetto.


domenica 13 gennaio 2013

Domenica 13 Gennaio 2013: Laboratorio di filosofia orizzontale.

Alle ore 17:30 alla Casetta Rossa, in via Magnaghi 14 alla Garbatella,  il “laboratorio di filosofia orizzontale”. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti.

Non serve la barba per partecipare!!

Mali: tra i Dogon - Timbuctu - fiume Niger


Un video di viaggio di Carlo Di Marco. colonna sonora I Neurologici 1999.

giovedì 10 gennaio 2013

residui di prodotti fitosanitari su frutta e ortaggi 2010

Per sfatare alcuni miti ecco il collegamento al rapporto annuale sui residui di fitofarmaci su frutta e ortaggi. Se in generale sembra che i campioni non regolamentari contaminati da fitofarmaci siano in diminuzione (scarica il documento di ARPA PIemonte) , sorge il dubbio sul  come questi controlli vengano effettuati (sembra che il numero dei controlli sia diminuito anche del 50% rispetto ai primi anni 2000.) e a quale livello della filiera produttiva.  In generale risulta che  nella frutta siano presenti più residui che negli ortaggi.


Scarica la relazione sul "Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale - anno 2010" 

mercoledì 5 dicembre 2012

Circolo epicureo a Casetta Rossa - relazione 9 - 12 - 2013 - Garbatella

Visto il buon successo del primo incontro, domenica prossima riproponiamo l’attività filosofica per ragazzi dai 9 ai 12 anni nella forma della P4C (Philosophy for children) alle ore 17 alla Casetta Rossa , in via Magnaghi 14 alla Garbatella e a seguire il “laboratorio di filosofia orizzontale” per adulti alle 18, 30. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti.

Relazione.

Si è svolto solo l'incontro degli adulti:
lettura di:
Baruch Spinoza
Prefazione alla parte quinta dell' Etica  (La potenza dell'intelletto, ossia la libertà umana) 

Parte V – Vivere Liberi
Prefazione

martedì 20 novembre 2012

Laboratorio di filosofia orizzontale - 25 Novembre 2012 - Casetta Rossa - garbatella - roma

Per la prima volta proviamo l’attività filosofica per ragazzi dai 10 ai 14 anni nella forma della P4C (Philosophy for children) alle ore 17 alla Casetta Rossa , in via Magnaghi 14 alla Garbatella e a seguire il “laboratorio di filosofia orizzontale” per adulti alle 18, 30. Gli incontri hanno la durata di 1 ora e sono liberi e gratuiti tra persone che spesso non si sono mai viste prima e di filosofia sono al completo digiuno. Seppure c’è qualche vago ricordo scolastico è meglio dimenticarlo a casa, tutto funziona molto meglio se si prova a ragionare con la propria testa e, soprattutto, è molto più divertente.
Per cominciare a capire già da piccoli cos’è dialogare assieme e imparare fra pari proponiamo…
Domenica 25 Novembre:  Il Circolo Epicureo.
Vi aspettiamo numerosi.


Relazione:

martedì 4 settembre 2012

Condividere reti aperte: utenti contro compagnie telefoniche.

Non inserire o togliere di proposito la chiave WPA dall’autenticazione della rete WI-Fi lasciandola aperta a tutti.

Molte persone, spesso poco esperte di informatica, apprezzano la politica delle grandi compagnie telefoniche e provider internet che invitano a proteggere le reti Wi-Fi casalinghe. La ragione è ovvia: ogni utente paga un abbonamento, se qualcuno condividesse l’accesso a internet, il danno per la compagnia risulterebbe da un mancato abbonamento sottoscritto dall’utilizzatore.

sabato 11 agosto 2012

L'AIDS è qualcos'altro? Perchè non si parla più così tanto della peste del 2000. Sono finiti i soldi.

Fonte Gapminder   https://www.gapminder.org/tools/#$state$marker$size$which=annual_hiv_deaths_number_all_ages&domainMin:null&domainMax:null&spaceRef:null;;;&chart-type=bubbles

Come si nota dal grafico a effetto l' AIDS sceglie accuratamente in quali paesi diffondersi. In Europa, in Canada, in Cina Giappone e nord Africa, così come in America centrale potete stare tranquilli.
Forse oggi potremmo ripensare a quel terrorismo nella vita privata e nella morale sessuale a cui siamo stati sottoposti negli anni '80 e '90 come una forma di controllo molto totalitario.

mercoledì 6 giugno 2012

Compagni!

Questi sono i comunisti che hanno governato l’Italia per 40 anni. Fortuna che quei tempi bui sono finiti… Ora è arrivata la democrazia.

lunedì 23 aprile 2012

L'urlo di un popolo stufo


Il Messico è percepito dagli stranieri come un insieme di spiagge, piramidi, sole e tequila. Ma purtroppo non è solo questo, questa nazione sta attraversando un momento molto difficile, c'è molta disuguaglianza sociale, mancanza di educazione, povertà, insicurezza, inquinamento.

Ho saputo di questa nuova campana sociale che si chiama "Nuestro Mèxico del futuro" (Il nostro Messico del futuro), la quale si sviluppa attraverso un sito web e alcuni social network come Facebook, Twitter, YouTube che fungono da portatori di messaggi di quello che i messicani vogliono per il loro futuro, possono parlare tutti: bambini, giovani e anziani. Il destinatario dei messaggi è il governo.

Questo rappresenta un esempio molto interessante di quello che la rete può apportare all'umanità. Mi fa piacere che le persone siano critiche e abbiamo il coraggio di dire basta a ciò che blocca il loro sviluppo individuale e sociale. Speriamo che questo possa servire come esempio per altre nazioni e che finalmente le cose possano cambiare (anche se gradualmente, ma il primo passo è stato già fatto). La comunicazione fra i cittadini e il governo dovrebbe essere bidirezionale, non credete?

Ecco per voi un video un po' crudo sulla reale situazione del Messico, rappresenta il palese egoismo che nutriamo nei confronti dei bambini e le generazioni future:



Se volete dare un'occhiata al sito, ecco il link:
http://www.nuestromexicodelfuturo.com.mx/

giovedì 9 febbraio 2012

A proposito di "sfigati" e figli di ministri ...

Care, Cari, in: http://www.valeriobruschini.info/?p=547 , troverete la giusta e necessaria difesa d'ufficio dei "nostri illuminati Governanti e dei loro pargoli ingiustamente offesi e vilipesi" dagli invidiosi di ogni risma.

Saluti, Valerio.

MONTI, CANCELLIERI, FORNERO: LE VITE DEGLI ALTRI … STRAME PER IL BESTIAME

mercoledì 19 ottobre 2011

Riflessioni sulla rivolta del 15 ottobre 2011

Personaggi: Andrea il giovane psicologo di 38 anni.

Fernando Il grafico di 36.

Arturo il giornalista di 36

Giuseppe l’insegnante precario.

(ANDREA)

Cari ragazzi,

mi chiamo Andrea e ho 38 anni. E per qualcuno sono un giovane.

Avete presente quando il telegiornale vi informa che “Un giovane di 38 anni...” ha fatto una certa cosa?

Ebbene: non è vero che sono giovane. E' falso. E' una spudorata menzogna. E non perché a 38 anni si è già vecchi. Io mi sento in forma, sapete! Non ho acciacchi e mal di schiena, faccio sport e lavoro tutti i giorni con bambini con disabilità che cerco di rendere più autonomi facendoli giocare. Un lavoro meraviglioso! Semplicemente, non sono più giovane, ma un'altra cosa, in una diversa fase della vita, assai bella e interessante, credetemi.

Ma allora, perché mi dicono che sono giovane?

Per una ragione molto semplice. Per scongiurare un pericolo. Allontanare una minaccia. Esorcizzare uno spettro. Quale? Quello della forza!

Perché la forza è la vera e prima proprietà dell'essere giovani.