sabato 19 dicembre 2009

Relazione incontro filosofico COXSA 5 dicembre

Il 5 dicembre, in occasione del Freedom Party e del NoBerlusconiDay, si è svolto un incontro filosofico orizzontale riguardo alla libertà al LOA Acrobax di Roma. Si sono formati due gruppi di circa 15 componenti ognuno. E'stato letto insieme un breve testo a cui è seguita una discussione di circa 50 minuti. __________________________________________________ 
Gruppo "arancione" con facilitatore Matteo Testo La libertà di Giorgio Gaber

La libertà (1972)Giorgio Gaber

Vorrei essere libero, libero come un uomo.

Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura, sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale, incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia, che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza, con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche un gesto o un’invenzione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.

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Argomento di discussione scelto: "Cos' è la libertà?" Domande sollevate: Cos'è la libertà? Libertà da cosa? In che modo un uomo può sentire la libertà? Indipendenza è libertà? La libertà è una scelta? C'è bisogno degli altri per essere liberi? L'uomo cerca la libertà perchè se ne è privato. Perchè? Al termine della discussione si sono coagulate due correnti di pensiero contrapposte. Una affermava che la libertà è qualcosa da raggiungere, con sforzo, conoscenza, scelte e, in un certo senso, è libertà da costrizioni materiali e dall'ambiente in cui si vive. È anche qualcosa che ha a che vedere con la razionalità e la conoscenza, così come con il controllo delle passioni. È anche un confronto con l'altro che aumenta la conoscenza di se stessi e del mondo. L'altra corrente affermava invece che la libertà è qualcosa di interno all'uomo che va preservato, una dimensione spirituale che si può ritrovare indipendentemente dalle condizioni materiali ma, in un certo senso, proprio quando ci si abbandona alle passioni. È come un sentimento di partecipazione a qualcosa di più grande dell'individuo. Una identificazione con l'altro, un dato di fatto. La libertà è anche la possibilità di scegliere data dalla conoscenza. _____________________________________________ Gruppo "a righe" con facilitatore Alessandro Testo prefazione al Saggio sulla libertà di John Stuart Mill Domande sollevate: 1) La maggioranza ha senso senza la minoranza? 2) Come si configurano le norme di condotta? 3) Quale può essere una partecipazione utile, ascoltata? Partecipazione: DOVE Strade COME 4) Perchè la "massa tende al conformismo?" -conformità -contesto A partire dalla lettura e dalle domande emerse si è sviluppato uno scambio di opinioni che ha avuto come punto di discussione principale l'effettiva possibilità di applicare regole, condivise da una comunità o da un gruppo di persone più ristretto, alle grandi masse e al problema sempre presente di un rischio di conformismo derivante da questo adattamento. Si è riflettuto quindi sulla possibilità che questo conformismo possa essere allo stesso tempo una risorsa e un limite.

A metà discussione circa si è sottolineata l'importanza di comprendere cosa sia la libertà per ognuno di noi individualmente e quanto questo possa essere un punto di partenza imprescindibile per potere poi trasmettere agli altri un'idea di libertà attraverso le proprie parole, idee ed azioni. Raggiungere una consapevolezza del concetto di libertà, secondo il pensiero espresso in questa fase della sessione, è propedeutico rispetto alla riflessione che era stata fatta fino a quel momento, con riferimento alla libertà per le masse e alla libertà all'interno delle relazioni sociali in generale. Quindi nell'ordine, prima una consapevolezza personale della libertà e poi solo successivamente l'incontro sociale, o meglio, la possibilità di misurare la propria idea con la realtà e le persone.

Alcuni del gruppo invece ritenevano che per comprendere il concetto di libertà è fondamentale avere una reale esperienza di condivisione, relazione, scambio con gli altri e che, in base ad essa, è possibile realizzare concretamente cosa questo concetto sia, non solo socialmente ma anche nel sentire proprio della persona.

Si è proseguito nell'analisi interpretando anche il problema della formulazione di regole condivise: è emerso, oltre al problema del conformismo, come precedentemente illustrato, anche il problema dell'imposizione e della trasgressione delle regole e dei vantaggi che la trasgressione può portare a partire da un complesso di persone che le rispetta ed una minoranza che le trasgredisce. Uno degli esempi riportati è quello delle regole stradali, esempio utilizzato per esplicitare meglio i diversi concetti emersi nella riflessione.

Un ulteriore passo nel ragionamento è quello riferito alle regole e all'importanza di mantenere la possibilità di una loro riformulazione quando il contesto sociale e storico subisce cambiamenti che lo richiedano. È emerso quanto possano essere analizzati, fino al limite, i concetti di trasgressione, rispetto delle regole, cambiamento delle stesse e come proprio un processo di cambiamento sia molto delicato.

Il gruppo si è dimostrato ab initio fortemente interessato all'iniziativa e all'argomento riuscendo ad autodisciplinarsi spontaneamente negli interventi e nel rischio di sovrapposizioni.

Si sono riportate alcune delle riflessioni trattate, ma l'insieme della sessione ha permesso di spaziare ampiamente sul concetto di libertà.

Si invitano i partecipanti a completare questa relazione in merito ad argomenti che non siano stati riportato.

Si pensava di replicare l'iniziativa, magari cambiando tema, verso metà gennaio, probabilmente in un posto che si chiama Fusolab, sulla prenestina. Se avete proposte per luoghi o temi fatele presenti, siamo tutti ben disposti. scrivete a_:infocoxsa@gmail.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Rispetto alla discussione del gruppo "a righe":
secondo me la domanda più interessante che è emersa è questa: nel contesto di una società umana complessa, l'applicazione di regole precise è garanzia di libertà?
E come si caratterizzano le regole che garantiscono la libertà da quelle che invece la comprimono?
Delle risposte sono venute già nel corso della discussione (es. parlando delle regole originate da un confronto libero e partecipato, e quindi assimilate dagli attori sociali)ma la cosa sarebe da approfondire la prossima volta.

flzk