Il 19 Febbraio,in occasione del 16° compleanno del CSOA Ex-Snia, si è svolto un incontro filosofico orizzontale sul tema de "La Politica".
E' stato letto insieme un breve testo a cui è seguita una discussione di circa un ora.
Il testo è un adattamento utilizzato da Paolo Rossi per un suo monologo, liberamente tratto dal famoso discorso di Pericle agli Ateniesi riportato ne "La guerra del Peloponneso" , di Tucidite Libro II, 33-46 ( http://www.miti3000.it/mito/biblio/tucidide/peloponneso/secondo_uno.htm )
Discorso agli Ateniesi (Pericle 461 a.c.). Adattato da Paolo Rossi
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così
Domande sollevate:
- Cosa sarebbero il merito, l'eccellenza, il valore?
- In questi "molti" sono inclusi gli schiavi e le donne?
- Esiste il buono ? E il cattivo?
- Il passato può essere una guida per il presente?
- Storia e passato coincidono?
- Perchè non si utilizza più la meritocrazia?
- Perchè la ricompensa al merito deve essere il servizio allo stato?
- Se anche la meritocrazia ha fallito (Atene), abbiamo speranze?
- Perchè solo pochi sono in grado di dare vita a una politica?
- Lo stato da cosa è costituito?
- Di quale "valore" è frutto la libertà, oggi?
- Il buon senso e le leggi sono in contraddizione?
Argomento di discussione scelto: “ Il buon senso e le leggi sono in contraddizione?”
Per prima cosa si è cercato di capire cosa fosse il buonsenso, le leggi non scritte. Già qui era difficile mettersi d'accordo, perchè se il buon senso non è da tutti condiviso non è un "buonsenso" che vale per tutti, quindi non è buonsenso perchè dovrebbe essere qualcosa su cui tutti concordano.
Si è parlato del buonsenso come espressione della cultura e della società di un periodo storico e del fatto che la legge tende a sovrapporsi al buonsenso ma a volte viene sorpassata storicamente dai cambiamenti sociali. Così alle volte legge e buon senso non coincidono. Qualcuno ha detto che se ci fosse un buonsenso condiviso le leggi non servirebbero e non servirebbe un apparato repressivo per farle rispettare. Una risposta è stata che le leggi esistono proprio perchè non c'è un buonsenso condiviso.
Altri hanno continuato a parlare e discutere sulle panche della birreria per ancora parecchio tempo, ma la serata musicale era già iniziata...
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