Gran
parte della costruzione del consenso e della comunicazione politica
si svolge sui social network, secondo le regole incorporate nella
struttura di questi software proprietari: sponsorizzazione, bolle,
costruzione dell'identità e dell'odio, narcisismo e conformismo,
estrazione dei dati, opacità degli algoritmi.
Il
protagonismo, anche spesso solo rappresentato, degli attivisti sui
social network è diventata una prassi di diffusione dei messaggi
politici e un elemento importante dei contenuti, nella forma
dell'identificazione che spesso alimenta narrazioni identitarie e
discorsi di odio.