
in rosso l'itinerario previsto di
massima.
Matteo X e Alice X

salendo i gradini megalitici.. ho pensato: ci vuole un aiutino..le foglie di coca comprate al mercato di Andawaylas... Me ne sono messe in bocca una manciata assieme a un pezzetto nero di una roba che la vecchia ci ha dato insieme (al museo spiegava che e' un catalizzatore per le sostanze delle foglie) e che sapeva sinceramente di cacca di gallina e dopo poco masticare ecco che mi si addormentava la guancia..come dal dentista. Alice, con meno foglie e niente cacca nera, nessun effetto. Intanto le mie gambe cominciavano a procedere leggere sui mille gradini e sentieri di pietra che collegavano le tre fortezze. Alice allora ha preso anche lei la cacchetta nera e anche la sua lingua si e' addormentata, e piano piano le sue gambe non hanno sentito piu' la fatica...provvidenziale!!! 
Ha apprezzato molto il sito e a un certo punto ballava e cantava tra le rovine... Come nostra prima esperienza con le foglie di coca, nel suo piu' tradizionale ambiente inka, direi che e' andata bene, basta che poi non ci prende il vizio..
12 novembre. Tornati dalla crocera sul Titicaca..(si fa per dire 25 dollari tutto compreso) Il lago e' stupendo,abbiamo visitato le isole galleggianti, dove alcuni indios fanno finta di vivere per vivere di turismo, pero'sono molto simpatici..quando andavamo via uomini e donne in costume ci hanno cantato "vamos alla playa..ho ho ho ho". Ma il pezzo forte viene ora. 
Arriviamo dopo 3 ore all'isola di Amantani', dove dovremmo pernottare. Al porto la nostra guida ci smista come schiavi al mercato, noi per ultimi, capitiamo con Norma, una india di circa 25 anni in costume che comincia a trottare in salita verso la sua casa.
Dopo un po di riposo in cui sono stato incastrato dalla figlia di 8 anni di Nora a giocare il gioco dei sassetti..siamo andati a pranzo. La cucina, con un fornello a legno tipo camino, con sopra pentole di coccio a bollire, tutta la famiglia seduta su ciocchetti di legno a parlare sommessamente in Quechua. La Mamma patriarcale al posto di comando davanti alle pentole che dirigeva e cucinava per terra tra vari catini e ciotole che servivano per tutto, la bambina ogni tanto veniva mandata a prendere l'acqua. Accanto ai fornelli vivevano liberi due Cuy (porcellini d'india) che qui si mangiano. Ci hanno dato una zuppa di quinoa (il mais selvatico andino) con patate e verdure e pataste riso e un pezzo di formaggio ripassato in padella. Da bere te di Mugna (tipo mentuccia). Il pomeriggio alice ha dormito con Aspirina. Io escursione sulla cima del 
monte a vedere il tramonto. Ovviamente ho mangiato le foglie di coca, in allegra compagnia del gruppo di ravers polacchi, di una famiglia americana-cilena, di una coppia francese e un viaggiatore olandese. La sera solita cena nella solita cucina incredibile, illuminata solo da una candela. Dopo cena, alice a letto che mi imprecava dietro e io a ballare con la Norma, agghindato con poncho e cappelletto tradizionale. Mi e' toccato ballare per forza , ma l'atmosfera era molto paesana e divertente. Abbiamo bevuto birre, offerto coca cole alle indie, fatte le foto di rito e tornati a dormire alle 9, 30.
Molto interessante anche il comunismo comunitario che vige sull'isola. Il mercato turistico e' gestito centralmente come una coperativa e cosi' la ristorazione turistica. I lavori pubblici vengono svolti dalle varie comunita' (gruppi di famiglie) direttamente. Stavano mettendo a posto il selciato di una strada: dai nonni ,uomini e donne col piccone, alle vecchie col filo a piombo, ai ragazzi con le zappe e carriole... Particolarita' dell'isola di Taquile e' che anche gli uomini lavorano all'uncinetto per fare i soliti cappelli.
panorama sulla valle, il sole del tramonto, la vasca molto grande con acqua a 38 gradi. Solo che i turisti hanno una vasca, con armadietti docce e spogliatoi, i locali un'altra. Ovviamente pagano la meta'.
Preso Taxi sgarrupato e in 1 ora e mezza attivati ad Arica, in Cile, alle 2 della notte (4 ora chilena). Tutto serrato. Rimasti nel parcheggio dei taxi fino alle 6 (la macchina rossa era il nostro taxi, quella che dorme e' alice)poi trasferiti nel terminal dei bus fino alle 7 che e' partito il primo per Iquique. Arrivati a mezzogiorno in decente hotel vicino al mare. Tutto il tragitto in un incredibile deserto marziano su cui volano roteando gli avvoltoi (??). Domani vado a vedere la citta' fantasma dei minatori di nitrati. La differenza col Peru' si percepisce subito, tutto costa il doppio, non ci sono quasi indios, le condizioni di vita, anche nelle periferie sono molto migliori. Tutti e' molto piu' europeo, tranquillizzante ma molto meno esotico. Ci siamo comunque gia' integrati bene andando a mangiare nei locali piu' frequentati da persone del posto (ovviamente noi unici turisti, questa e' la sfida da perseverare)ma ad Alice gli hanno dato l'avocado marcio...sara' perche' e' troppo bionda.... In centro, che e' una specie di rimini del far west, con le costruzioni di legno dipinto, c'era un concerto tradizionale con balli da cow boys, affollato dai turisti locali.
17 novembre. Stamattina sono andato a visitare la citta' fantasma di Humberstone, un villaggio minerario morto all'improvviso con l'era dei concimi chimici. 
Sono passato pure un oretta in spiaggia (proprio in citta') dove sotto il volo circolare degli avvoltoi (prioprio quelli con la crapa pelata) tra gli scogli vivono strane stelle di mare... Alice intanto ha comprato degli splendidi vestiti ad una specie di H&M chileno...
 Il salar de Atacama, su cui siamo, e' in realta' un lago sotterraneo ricoperto da una crosta di sale, in cui, nei punti piu' bassi affiora l'acqua, salatissima e tossica, in cui vivono i fenicotteri. 
Oggi li abbiamo visti...assomigliano molto ad Alice nel loro incedere posato sulle loro zampette..amche i colori poi rispettano gli abbinamenti pastello, rosa, rosso antico... Poi siamo andati alle lagune di Menique e Miscanti, dei laghetti tra vulcani di 6000 metri
5 dicembre. Per finire in bellezza siamo andati alle terme di Baños Collina, a 2000 metri sulla cordigliwera dietro Santiago. Essendo Venerdi' e ancora primavera non c'era nessuno, nemmeno gli autobus e ci siamo dovuti arrivare in autostop, ma ne e' valsa assolutamente la pena. Dopo Bus+pick-up+furgoncino della verdura+camion+ auto, 
siamo arrivato in uno dei posti piu' belli che si possano trovare, una valle vulcanica con ghiacciai perenni, un ruscello che scorre sul fondo e sun un costone delle vasche a terrazza di acqua termale calda...
 Il modo migliore per salutare il cile.
L’8 Marzo 2008 cercherà di nascere la C.O.X.S.A.
Al   < Fusolab >      Via giorgio Pitacco 29 a Centocelle
l’assemblea costituente del Coordinamento Orizzontale di X Soggetti Autonomi.
Abbiamo deciso di fondare questo coordinamento per raggiungere un’esperienza che ognuno di noi nella vita vorrebbe sperimentare, quella di progettare qualcosa e poi farla.
di M. Minetti
La maggior parte delle persone si sono formate in famiglia, nella scuola e nell’ambiente sociale da cui provengono. Raramente dopo l’adolescenza studiano per proprio piacere, o fanno esperienze significative, o collaborano con persone al di fuori della propria sfera professionale.
Questo fa si che molti di noi, arrivati ad una certa età, si fermano. Pensano di aver raggiunto delle certezze, pensano di aver capito cosa vogliono e come raggiungerlo.
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