La mattina del sabato sveglia alla buon ora ma il lento risveglio del paese ha ritardato la nostra colazione e la preparazione di panini imbottiti che hanno dovuto aspettare l'apertura dei primi negozi.
A questo punto s'erano fatte le 10 quando ci siamo incamminati da una strada bianca che risale le falde della montagna, a circa 1,5 km a sud del paese.
Incamminandoci in salita attraverso la faggeta abbiamo osservato le piante più a valle colpite da aggressivi parassiti che hanno deposto le uova dentro il tessuto della foglia (il responsabile è un dittero, mikiola fagi).
Le vette che si osservano in lontananza sono quelle che più avanti vedremo davanti e più in basso di noi.
Ecco che dopo una pausa sulle panche del rifugio, purtroppo chiuso,
La salita fuori sentiero, il percorso è segnato da cumuli di sassi o da segni bianchi e rossi del sentiero CAI principale ma non è battuto e ci si inerpica sui ginepri.
Abbiamo gustato i nostri panini casarecci all'ombra di un piccolo abete e con calma dopo il pasto abbiamo raggiunto una grossa pietra su
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